mercoledì 10 giugno 2015

Oggi racconto io: Matteo


Matteo è un giovane volontario che ha deciso di raccontare la sua esperienza al Centro Educativo

VOLONTARIATO: ESPERIENZA DI VITA.


Faccio volontariato alla Caritas Diocesana da circa 5 anni. Aiuto i bambini  del centro educativo a fare i compiti e gioco con loro. Sono sempre stato felice di trascorrere un po’ del mio tempo con loro, quando sono lì cerco di staccare un attimo dalla vita di tutti i giorni e provo ad insegnare ai bambini quello che so.
Non è sempre facile gestire questo gruppo, ma con un po’ di pazienza e buona volontà riesco a farmi seguire ed ascoltare. A volte però mi capita di impiegare parecchio tempo per spiegare qualcosa ad un bambino e quando riesco a farmi capire mi sento sempre molto soddisfatto.
Educare non è facile, ed è una cosa che ho capito col tempo. A mano a mano che si crea un legame con loro, di pari passo cresco anche io, capisco che non sono più un ragazzino e che per primo devo dare il buon esempio. Prima di entrare a far parte dei giovani volontari della Caritas non immaginavo quanto potesse essere difficile per un genitore educare i propri figli. E’ un percorso che va fatto giorno per giorno e con l’aiuto di tutti, dagli insegnanti a noi ragazzi. Tutto questo mi piace, mi rende responsabile e sono sicuro che tutto questo mi sarà d’aiuto quando avrò una famiglia.
In questi anni ho conosciuto molto volontari, con i quali è nato un bellissimo rapporto di amicizia e collaborazione. Con alcuni di loro rimango in contatto anche al termine del centro educativo, e la cosa mi rende molto felice. Mi sono sempre trovato bene con tutti, e nonostante a volte ci sia un po’ di confusione, al mio arrivo trovo comunque un clima di gioia e di unione. Ogni volta che ho bisogno di aiuto trovo sempre qualcuno disponibile ad ascoltarmi, e altrettanto cerco di fare io.
La cosa che più mi piace dei bambini è che sono sempre allegri e pieni di vitalità. Quando il mio umore non è al massimo, andare in Caritas diviene una delle cure migliori. La loro euforia è contagiosa, il loro stupore ad ogni minima cosa è sorprendente, nonostante per alcuni di loro, e per le loro famiglie, la vita non sia del tutto facile.
Spero di poter continuare questa esperienza anche in futuro. Attualmente posso certamente dire che è e sarà un’esperienza indimenticabile, che mi farà affrontare la vita con un sorriso in più, con maggior fiducia e con la consapevolezza che esistono tante persone pronte ad aiutare gli altri. Consiglio vivamente a chiunque di avvicinarsi al volontariato!
Un ringraziamento va al mio professore di religione della scuola superiore, per avermi fatto scoprire la Caritas ed il centro educativo, e vorrei ringraziare tutti i responsabili che ho conosciuto durante questi anni per avermi accolto e fatto sentire a mio agio.


lunedì 8 settembre 2014

Oggi racconto io: Nicole


Oggi racconto io è una piccola rubrica che si apre oggi, uno spazio insolito per esprimersi e raccontare la propria esperienza in Caritas. Tantissimi volontari ogni giorno varcano la porta di via Madonna della Scala, estate e inverno, regalando un pezzettino -che per alcuni è un pezzettone- del proprio tempo: questo spazio è dedicato a loro, senza cui tutto questo non ci sarebbe, se non in maniera molto, molto diversa.

Nicole è una giovanissima volontaria del Centro Educativo che inaugura questo spazio con le sue parole.



Mi è stato chiesto di provare a raccontare la mia esperienza di volontaria al Centro Educativo della Caritas e sono qui a pensare a come posso descrivere questo periodo di quasi un anno in cui ho deciso di dedicare un pomeriggio a settimana a Loro. Loro sono i “nostri” bambini, quelli che penso abbiano rappresentato, per ognuno di noi volontari, un fratello più piccolo, qualcuno con cui scherzare, qualcuno con cui giocare come non facevamo da tempo e un amico che ogni volta non vedi l’ora di ritrovare.
Personalmente tutto è iniziato dalla mia passione per i bambini e dal desiderio che avevo di sentirmi “utile” in qualche modo e di fare qualcosa in cui al centro non ci fossi io, ma altre persone. Così a settembre scorso ho iniziato a venire alla Caritas, a conoscerli, a passare pomeriggi sulle divisioni in colonna e sull’analisi grammaticale che mi sembrava di non vedere più da un secolo.
Ogni mercoledì le cose andavano sempre meglio: una volta oltrepassata la porta d’ingresso il sorriso diventava praticamente d’obbligo e non perché avessi bisogno di sforzarmi, ma semplicemente perché sentivo di entrare in un posto in cui qualsiasi forma di disagio e negatività non esisteva più. I bambini sono sempre riusciti a farmi sentire nel posto giusto, con la loro straordinaria spontaneità e spensieratezza. Si è subito creata complicità e siamo diventati davvero un bel gruppo: noi volontari ci aiutiamo a vicenda per cercare di dare una mano ai bambini a nostra volta. Probabilmente non siamo l’ideale per quanto riguarda silenzio e concentrazione, ma penso che la nostra forza sia un’altra: quella di essere sempre tutti assieme per raggiungere il massimo. E quindi tra lezioni di flauto, tabelline e verbi, questo periodo è stato davvero bellissimo e allo stesso tempo costruttivo, dato l’impegno che tutti abbiamo sempre cercato di metterci.
La cosa che mi sono sentita dire più spesso, quando ho parlato a qualcuno di quello che faccio qui, è stata: “Fai una cosa bellissima, molti al posto tuo preferirebbero fare altro, avere altri impegni.” ,Bè io non ho mai pensato di fare qualcosa di straordinario e soprattutto, mi sono accorta sempre di più che quello che io posso dare ai bambini, in quel pomeriggio a settimana, non è niente in confronto a quello che mi lasciano loro per il resto della settimana. I pomeriggi che abbiamo trascorso insieme mi hanno regalato delle risate infinite, delle emozioni incredibili e una gioia grandissima. Non c’è stato un mercoledì uguale a quello precedente, ho imparato tanto dai bambini anche se magari ero io che mi trovavo lì per insegnare qualcosa a loro. Per non parlare delle soddisfazioni che ti danno dopo che, finiti i compiti, possono correre a giocare, e della soddisfazione che invece senti per te stessa, perché realizzi di essere riuscita a spendere veramente bene un po’ del tuo tempo. Tutta la pazienza che usi con loro, le ore che ti ritagli per sederti accanto ai bambini o per organizzare un gioco, sono ripagate dai loro sorrisi, dalla loro felicità nel sapere che, avendo finito i compiti, hanno il resto del pomeriggio libero, dalle volte che ti regalano un disegno e anche se non sempre sono opere d’arte li vedi bellissimi, dai momenti in cui ti prendono per mano e ti trascinano a giocare con loro, da quando ti chiedono semplicemente: “Mi dai la mano?”, da quando fanno pace dopo aver litigato tra di loro e dal fatto che stai così bene che non vorresti più andare via. Non penso di offrire chissà che cosa, ma sono sicura di ricevere tanto. Non lo considero nemmeno un impegno che può sottrarmi tempo, piuttosto un qualcosa che può farmi vivere momenti speciali. Inoltre non è vero che in molti non lo farebbero perché al contrario, molti sono i volontari come me e siamo davvero numerosi considerato il fatto che siamo tutti ragazzi delle superiori e che allo stesso tempo conciliamo anche lo studio e altri impegni.
Quest’esperienza è diversa da tutte le altre, così com’è diverso tutto ciò che puoi guadagnare da essa e che puoi comprendere solo una volta che hai toccato con mano. Per questo dovrei ringraziare tutti quelli che fanno parte del gruppo, per questo consiglierei a chiunque di provarci e infine per questo io penso che continuerò a starci dentro.

venerdì 29 agosto 2014

Garanzia Giovani: si parte!


La Regione Emilia-Romagna ha approvato i progetti di servizio civile regionale (SCR) per dare attuazione alla Garanzia Giovani, il programma dell’Unione europea rivolto a ragazze e ragazzi tra i 15 e i 29 anni residenti in Italia che non studiano e non lavorano. Il progetto intende assicurare opportunità per acquisire nuove conoscenze e competenze anche per entrare nel mercato del lavoro. Tra gli enti che partecipano al progetto c'è anche la Caritas diocesana che ha a disposizione 4 posti. Se sei interessato contatta il Centro per l'impiego di Rimini (piazzale Bornaccini, 1 - Tel. 0541.363912)!

giovedì 7 agosto 2014

Ci presentiamo!

Daniela, Alice, Paola e Virginia

“Chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.” 
Con l'obiettivo che i giovani colgano questo messaggio e per potenziare la sua funzione educativa verso i giovani, la Caritas diocesana ha dato vita ad una apposita equipe avente come finalità quella di coordinare, e appunto implementare, le proposte rivolte alle nuove generazioni. L’Equipe Giovani, affiatata sin dalla sua nascita, si è trovata subito in accordo su quello che doveva essere il motore del suo impegno: dare delle opportunità forti ai giovani.
Che si trattasse di volontariato, di formazione o di progetti per le scuole, al centro ci dovevano essere i giovani e la volontà di renderli cittadini più attivi e prossimi.

Chi siamo?

Alice: si occupa del Centro Educativo Caritas dove sono accolti bambini di diverse nazionalità che vengono aiutati nei compiti e seguiti in attività ludico-ricreative. Per loro è un luogo di incontro e integrazione.

Daniela: si occupa del progetto Incontriamoci, nato dalla collaborazione fra Caritas e Campo Lavoro Missionario. Vuole sensibilizzare i bambini e le loro famiglie ai temi dell’intercultura, della collaborazione e del rispetto reciproco.

Paola e Virginia: si occupano di Sbankiamo, un progetto di educazione finanziaria ed imprenditoriale rivolto alle scuole medie e superiori della Provincia di Rimini.

E poi, che altro facciamo?

Volontariato dei ragazzi delle scuole superiori e gruppi
E’ un percorso attivo da anni che permette ai ragazzi degli istituti superiori e agli appartenenti a gruppi quali Scout ed Azione Cattolica, di fare un’esperienza di volontariato che sia continuativa. Il percorso prevede il servizio pratico, momenti formativi motivazionali e di monitoraggio.


Visite in Caritas E’ una delle iniziative che la Caritas mette in pratica per far conoscere il proprio operato ai ragazzi delle scuole e dei gruppi parrocchiali. Vengono in visita una mattinata presso la nostra struttura, grazie all’incontro con operatori e volontari ne apprendono l’operato e la missione educativa.

Vuoi saperne di più?
Ecco i nostri contatti:


Alice:alicefoiera86@gmail.com
          328 0910985

Daniela: dani.dellaguardia@gmail.com
               340 2238745

Paola: paolabonadonna@libero.it
            info@sbankiamo.it 
           3497811901 

Vuoi fare volontariato? Contatta Daniela.
Vuoi venire in visita alla Caritas? Contatta Paola.